Dolcezza ipocalorica – il suo impatto sull’appetito e il rapporto con la qualità della dieta

Conferenza FENS 2015 – Berlino, 21 ottobre: L’appetito umano per la dolcezza è innato ed è fortemente influenzato dalla genetica, dall’etnia e dalle esperienze alimentari di ognuno. Tuttavia, con l’aumento del costo sanitario globale dell’obesità e delle relative malattie non trasmissibili, il nostro desiderio di gusto dolce e il suo impatto sulle scelte alimentari e di gestione del peso hanno assunto un ruolo centrale, discusso anche a Berlino. Nel corso della 12 ° Conferenza Europea sulla Nutrizione , il tema della dolcezza ha portato gli esperti di tutto il mondo a discutere come il nostro gradimento per gli alimenti dolci possa essere gestito nell’ambito della nostra dieta e per la nostra salute. Il Simposio Dolcezza: la scienza alla base della preferenza per il gusto dolce, effetto sull’appetito, perdita di peso e qualità della dieta ha riunito i maggiori esperti in nutrizione, psicologia e scienze comportamentali per presentare le ultime analisi sulla dolcezza a basso contenuto calorico e per discutere se gli edulcoranti ipocalorici possono aiutare a soddisfare il nostro desiderio di sapore dolce senza aggiunta di calorie.

Introducendo gli oratori, Fred Brouns, Presidente di “Health Food Innovation”, Università di Maastricht, ha riconosciuto il fatto che c’è stata molta attenzione dei media su risultati scientifici apparentemente contrastanti sull’impatto dei dolcificanti ipocalorici sul nostro metabolismo. Il simposio è stato il contesto in cui sono state mostrate le prove, e i nutrizionisti ed altri operatori sanitari possono essere sicuri del ruolo dei dolcificanti ipocalorici.

Con una attenzione particolare al nostro appetito per il gusto dolce, la Dr France Bellisle ha concluso che dopo più di 30 anni di ricerca (studi osservazionali e studi randomizzati controllati, a breve e a lungo termine tra i bambini e gli adulti), “gli edulcoranti ipocalorici non aumentano il nostro gradimento per la dolcezza, ma effettivamente portano ad una diminuzione nell’appetito per prodotti dolci”.

Il Prof Peter Rogers ha presentato i risultati della sua analisi, pubblicata online nel International Journal of Obesity nel settembre 2015 , che ha analizzato tutti gli studi relativi agli effetti del consumo dei dolcificanti ipocalorici sull’assunzione di energia e il peso corporeo. Come indicato dalla Prof Rogers, “la sintesi delle prove indica chiaramente che il consumo di edulcoranti ipocalorici al posto dello zucchero, in bambini e adulti, porta ad una ridotta assunzione di energia e a riduzione del peso corporeo e forse anche rispetto all’acqua”.

Sulla base delle conclusioni del dottor Bellisle e del Prof. Rogers, Sigrid Gibson ha presentato risultati di studi internazionali relativi alla qualità della dieta in consumatori di edulcoranti ipocalorici. Questi risultati, unitamente ai dati del UK National Diet and Nutrition Survey (NDN), suggeriscono indici superiori di alimentazione sana in consumatori di bevande zuccherata a basso contenuto calorico rispetto alle bevande zuccherate, mostrando che essi “tendono a seguire diete di migliore qualità che comprendono più frutta e verdura, cibi integrali, latte con meno grassi e meno alimenti contenenti grassi e zucchero”.

Molte prove scientifiche confermano chegli edulcoranti ipocalorici hanno un effetto positivo e benefico nelle diete di oggi. “Edulcoranti ipocalorici non sono bacchette magiche, ma uno strumento utile per la gestione del peso senza compromettere il piacevole sapore del dolce”, ha sottolineato Sigrid Gibson. Dando dolcezza senza calorie, le opzioni ziccherate ipocaloriche possono dare un contributo utile per scelte intelligenti e aiutare a raggiungere una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.

Per saperne di più di questa sessione, è accedere al sito dell’ISA, facendo click qui.

Ulteriori informazioni

  • Articolo di Bellisle sugli edulcoranti intensi, l’appetito per il gusto dolce e sulla relazione con la gestione del peso, pubblicato in Current Obesity Reports – accessibile da clic qui.
  • Manoscritto non revisionato dell’analisi del Prof. Rogers su come il consumo di dolcificanti a basso consumo energetico influenza l’apporto energetico e il peso? Una revisione sistematica, e meta-analisi, delle prove ottenute da studi su esseri umani e animali, pubblicata su International Journal of Obesity – accessibile da clic qui.